Istorica descrizione dell'insigne terra di Bagnone

Domenico Cattaneo, Istorica descrizione  dell’insigne terra di Bagnone antico e moderno, compendiata dal Signor D. Domenico Cattaneo a puro oggetto di non lasciare mancare a’ Posteri del Luogo nuovi Esempi, ed Incentivi di sempre propagare il loro buon Nome. Dedicata al Merito Sublime del Reverendissimo Padre D. Guido Grandi Professore delle Scienze Matematiche nell’Alma Università di Pisa e Abbate degnissimo de’ Monaci Camaldolesi di S. Michele in Borgo di detta Città, e Signore dell’Isola di Monte-Cristo &c., Massa  presso Giambattista Frediani, 1726

Istituto di conservazione: Archivio Museo dei Malaspina (Mulazzo)

Biografia
Domenico Cattaneo (Bagnone 1696 - ivi 1759), sacerdote, fu autore della prima storia di Bagnone data alle stampe, pubblicata nel 1726, a Massa, per i tipi di Giambattista Frediani, con il titolo di Istorica descrizione  dell’insigne terra di Bagnone antico e moderno, compendiata dal Signor D. Domenico Cattaneo a puro oggetto di non lasciare mancare a’ Posteri del Luogo nuovi Esempi, ed Incentivi di sempre propagare il loro buon Nome. Dedicata al Merito Sublime del Reverendissimo Padre D. Guido Grandi Professore delle Scienze Matematiche nell’Alma Università di Pisa e Abbate degnissimo de’ Monaci Camaldolesi di S. Michele in Borgo di detta Città, e Signore dell’Isola di Monte-Cristo &c.
La sua famiglia proveniva da una località chiamata Bosco: suo nonno Pietro Cattaneo (1634-1706) nei documenti dell’epoca denominato magister, si era trasferito a Bagnone tra il 1665/1666 e il 1675. Nel 1690 comprò una casa di due stanze “alla Pialastra”, permutata poi, con aggiunta di denaro, nel 1697, con uno stabile di sei stanze “dalli fondi sino al cimo” che sorgeva in luogo chiamato “al Ponte di S. Caterina” (il ponte sul torrente Mangiola), antico edificio che Domenico ci indica abitato fin dal 1462. I Cattaneo a Bagnone si dedicarono, almeno a partire dagli inizi del 1700, alla mercatura: è Domenico a segnalarcelo ricordando “… quella bottega, dove stavo da fanciullo, che la tenevamo a pigione da quelle donne Querni del Pasqua …”. Intorno al 1735 la famiglia possedeva, in Bagnone, la casa “al Ponte”, che negli anni, grazie a migliorie e ampliamenti, era divenuta di 16 stanze, una casa in “Piazza”, una casa a “Santa Maria” con essa confinante, acquistate tra il 1732 e il 1733, e diverse botteghe: “… al ponte … stanza che abbiamo dietro alla bottega” , “ … bottega nel borgo di Bagnone abbiamo, la quale ci fu assegnata …”, “bottega nella Piazza di Bagnone, che ho comprato …”. I Cattaneo, o Cattani, come appare in alcuni documenti, erano dunque agiati commercianti, che, oltre ai beni sopra elencati, possedevano orti, campi e terreni boschivi a Bagnone (“ … ed alle 20 me ne vado all’orto della Mangiola …”), a Malgrate, a Collesino; occupavano un posto di riguardo nell’ambito della borghesia bagnonese ed avevano stretti rapporti con le principali famiglie del paese e le autorità civili e religiose provenienti da fuori (ad esempio padrini di Domenico furono Carlo Orazio Querni e Donna Margarita moglie del giureconsulto Pietro Antonio Franceschini).

Curioso indagatore degli aspetti più diversi della vita, profondo conoscitore di molte branche del sapere, nei suoi appunti discorre, di volta in volta, di diritto, medicina, religione, musica, gastronomia, educazione, grammatica, agricoltura, edilizia, economia, matematica, oltre a fare continuo riferimento agli usi e costumi dei bagnonesi, riportando molti aneddoti, e registrando, con dovizia di particolari, pratiche e credenze popolari della Lunigiana del suo tempo.