Saldi dei Camarlinghi

A partire dalla metà del Cinquecento il camarlingo diventò un ufficiale indispensabile in ogni circoscrizione territoriale del Dominio fiorentino, in quanto esattore dei contributi locali e delle imposte dovute al governo centrale.L'assegnazione del camerlingato avveniva tra i membri della comunità, secondo il metodo previsto nello statuto (per tratta dalle borse comunitative o tramite assegnazione all'incanto a chi si impegnava a ricoprire l'incarico per il minor salario) e la durata del mandato era fissata in un anno per tutti i camarlinghi del Dominio.Era di sua competenza tutta la gestione economica e l'amministrazione delle entrate comunitative, nonché la riscossione di tutti i crediti a sua spesa e pericolo. Era tenuto a conservare un registro della sua attività nel quale scriveva quotidianamente riscossioni e pagamenti. Al termine di ogni anno era soggetto al sindacato di due ragionieri che procedevano al controllo e alla revisione della sua attività. I registri dei saldi contengono dunque la chiusura contabile dell'amministrazione finanziaria dei camarlinghi, che in questo modo rendevano ragione del loro operato.In seguito alla Riforma comunitativa attuata da Pietro Leopoldo nel 1777, lo status del camarlingo mutò. L'incarico era assegnato mediante estrazione dalle borse comunitative ed era di durata triennale.
Durante il periodo francese, così come nella Restaurazione, il registro dei saldi venne sostituito dai bilanci preventivi e consuntivi e il ruolo del camarlingo sarà affidato al ricevitore municipale.
Restitutio in integrum II, Restauri e didattica d'archivio. Anno 2003. Comune di Bagnone. Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara.