Lavori di strade

Con legge del 18 settembre 1549 ("legge dell'unione") il governo toscano decretò la soppressione degli Ufficiali di Torre e delle Cinque Cose, due magistrature create nel periodo repubblicano per sovrintendere ai lavori pubblici e le loro competenze furono assegnate all'interno della magistratura dei Capitani di Parte Guelfa agli Ufficiali dei Fiumi.

La magistratura dei Capitani di Parte Guelfa venne soppressa dal governo lorenense, insediatosi in Toscana nella prima metà del XVIII secolo, con motuproprio del 22 giugno 1769 e le sue competenze in materia di opere pubbliche vennero assorbite dalla Camera delle comunità, luoghi pii e strade, che si avvalse dei provveditori di strade e fabbriche per sovrintendere alla manutenzione di strade e fabbriche comunitative. Secondo quanto disposto nella legge del 23 maggio 1774, ogni magistrato comunitativo, per mezzo del provveditore di strade competente per territorio e coadiuvato del cancelliere, era tenuto formare un registro (campione) in cui fossero descritte le strade situate nella rispettiva circoscrizione amministrativa.

Dopo il periodo di dominazione francese, il ripristinato governo granducale, con Motuproprio del 1 novembre 1825, affidò agli ingegneri di circondario le attività di coordinamento in materia di costruzione e manutenzione di strade, ponti, fiumi, argini e fabbriche comunitative.