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Regesto tratto da " I De Noceto: l'ascesa di una famiglia fra Lunigiana, Roma e Toscana. Documenti dall'Archivio domestico Noceti di Bagnone e da archivi toscani", a cura di Eliana M. Vecchi, “Giornale Storico della Lunigiana e del territorio Lucense”, Nuova Serie - Anni LII-LIII 2001-2002, La Spezia 2003, p.112-113. (inserire link)


1476, luglio 23, Bagnone 

Reg. : BICCHIERAI, n.° 48. 

Avendo il cavaliere Niccolò, figlio del fu cavaliere Pietro da Noceto, per pubblico istrumento del 15 marzo 1470, rogato per ser Benedetto del fu Giovannipiero notaio Lucchese, dato in affitto a suo zio, il cavaliere Antonio del fu Giovanni da Noceto, sua vita natural durante, tutti i suoi beni immobili posti nella terra, castello, territorio e distretto di Pontremoli, e nel territorio e distretto di Noceto e di Val di Nure, diocesi di Piacenza, per il canone annuo o censo di un paio di guanti ad uso militare, da pagarsi tutti gli anni al locatore nella città di Lucca, nella festa dell'Esaltazione della Santa Croce, i suddetti contraenti concordemente annullano quell'istrumento. Quindi Niccolò suddetto, per gratitudine dei benefici ricevuti da suo zio, specialmente durante una lunga malattia sofferta, vende a Antonio i seguenti beni immobili: 

    1. una casa posta nella terra di Pontremoli, nel borgo di San Colombano, confinante davanti con la strada pubblica, dietro con il fiume Magra 
    2. un orto nel distretto di Pontremoli, nel luogo detto Embordo vecchio, confinante da due parti con la strada 
    3. un pezzo di terra campiva nel medesimo distretto, nel luogo detto in Verdeno, confinante di sotto con la strada e da una parte con Bertolotto de Gnochis. 
    4. un pezzo di terra vignata e olivata nel detto distretto nel luogo detto a la Guardia, confinante da una parte con la strada e dall’altra con i possessi di ser Bartolomeo de Borborinis. 
    5. tutto il possesso di San Cristoforo nei suoi confini, comprato dagli eredi di ser Vanni Gandolfi e generalmente tutte le case, terre colte ed incolte, prati, aie, boschi, gore di mulini e tutti gli immobili ad esso Niccolò spettanti nella terra e distretto di Pontremoli. 

    Tale vendita viene fatta per il prezzo di ducati 1200 e con la riserva di un censo perpetuo di un paio di guanti che Antonio ed i suoi eredi dovranno pagare a Niccolò e ai di lui eredi ogni anno nella festa dell'Assunzione di Maria Vergine. Fatto a Bagnone, in una sala dell’abitazione del predetto Antonio. Testimoni il prete Pellegrino del fu Giovanni di Castiglione, il magister Bartolomeo da Noceto, artium et medicine doctor, Pietro del fu Bertone Fabri di Bagnone e Daniele Zambuti di Filetto. 

    Rogato da Giovannifilippo di Matteo olim Carthenii di Bagnone, notaio pubblico e giudice ordinario. 

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